lunedì 25 febbraio 2013

Una penna dal tratto solido


Girellando per il web ho trovato questo dispositivo fantastico: il 3Doodler, parente ancor più amichevole di una stampante 3D.


Informazioni e video:
3Doodler, la prima penna che stampa in 3D spopola su Kickstarter, un articolo di presentazione in italiano
3Doodler: The World's First 3D Printing Pen la descrizione del progetto su Kickstarter, uno dei siti in cui è possibile presentare un proprio progetto chiedendo alle persone di finanziare la sua realizzazione
Welcome to 3Doodler, il sito ufficiale del progetto
3Doodler Lets You Hand-Draw 3-D Objects, la presentazione su Wired

La voglioooo!

mercoledì 20 febbraio 2013

Un palloncino pieno non d'aria ma di farina

Da un po' di tempo abbiamo familiarità con la mano sabbiosa


un guanto di lattice riempito di sabbia che viene messo sotto vuoto con una pompa (usiamo quella che serve a svuotare dall'aria i canotti).


Normalmente prepariamo la mano sabbiosa come dimostrazione svolta dal conduttore dell'attività, perchè resta attaccata alla pompa e non possiamo farla circolare fra i partecipanti. Però per il laboratorio sui materiali a Erica e a me piacerebbe far provare a tutti come si comporta un granulare "impaccato", come diventi malleabile, e ragionare sull'effetto dell'attrito fra i granelli del materiale. Ci sono venuti in mente quei palloncini antistress pieni di farina che circolavano anni fa, perchè non fare quelli? Sembra facile, ma la partenza è stata più difficile del previsto. Abbiamo provato a versare direttamente la farina nel palloncino usando un imbuto ma per tendere un po' il palloncino bisogna premere la farina con un bastoncino e non è così comodo.


Abbiamo provato a riempire il palloncino e aspirare l'aria con la pompa, come facciamo con la mano,  ma non va: per di più la farina rischia di entrare nella pompa (con la sabbia usiamo un filtro realizzato con un pezzetto di collant ma per la farina non è abbastanza fitto). Allora abbiamo provato a sfruttare l'effetto centrifugo per tendere il palloncino, ma ancora niente.


Alla fine siamo riusciti a scoprire quale è la procedura efficace. Eccola.




_serve una bottiglietta vuota di acqua, da 33 cl
_metti nella bottiglia la quantità di farina che deve riempire il palloncino: l'aiuto di un cono di carta è apprezzabile ed è meglio versare nel cono poca farina per volta, se ne metti troppa tutta insieme si forma un tappo fastidioso da eliminare




_gonfia un po' il palloncino
_infila l'imboccatura della bottiglia nell'imboccatura del palloncino



_capovolgi la bottiglia in modo che il palloncino sia in basso e fa scendere la farina dalla bottiglia nel palloncino: strizzare gentilmente la bottiglia aiuta

finalmente la farina è scesa tutta, ma nel palloncino rimangono sacche di aria che vanno eliminate e qui arriva l'idea di Erica:
_tenendo stretto il collo del palloncino staccalo dalla bottiglia, strizza la bottiglia e mantenendola schiacciata rimetti il palloncino sulla sua imboccatura (inutile dire che è meglio essere in due a manipolare palloncino e bottiglia)
_quando lasci libero il collo del palloncino l'aria va nella bottiglia, che è a pressione minore: non importa che salga anche un po' di farina perchè strizzando e rilasciando piano piano la bottiglia  tutta l'aria sale e tutta la farina scende - per aiutare ad aprire le sacche d'aria batti gentilmente il palloncino sul tavolo, picchiettalo con la mano, stringilo e rilascialo
_quando strizzando e rilasciando la bottiglia non sale più farina e schiacciando il palloncino lo senti compatto e malleabile, staccalo dalla bottiglia e annodane il collo
ora il palloncino è pronto per essere modellato





Attenzione a non farsi prendere troppo dalla foga: alla fin fine dovrebbe essere un antistress!


lunedì 4 febbraio 2013

Squash o splash?

In questa trasmissione di Geo Scienza del 28 gennaio


Fisica del calcio e di altri sport : ho difficoltà a vederlo usando Chrome, mentre va tutto bene con altri browser

l'ottimo Nicola Ludwig mostra che una pallina da squash riscaldata rimbalza meglio di una fredda (vedi verso i 12' 40"). Proprio non lo sapevamo, nelle palline da squash c'è una goccia d'acqua: durante il gioco la pallina si riscalda grazie ai colpi che riceve, l'acqua vaporizza un po', la pressione all'interno aumenta e così la "rimbalzosità" della pallina.
Dato che nelle nostre attività sul rimbalzo abbiamo usato anche palline da squash ne ho recuperato una, very professionale (marcata con due pallini gialli)



e l'ho sacrificata all'avanzamento della conoscenza: l'ho tagliata.


Ecco la goccia d'acqua dentro la pallina!
In effetti eravamo rimasti perplessi perchè la pallina da squash, fredda, non rimbalza tanto ma nei video la vedevamo sfrecciare e rimbalzare con una bella velocità: nelle nostre prove non l'abbiamo mai colpita abbastanza a lungo da generare vapore, quindi non abbiamo mai visto migliorare le sue prestazioni.
Chissà se altre palle sportive nascondono segreti al loro interno: partiremo dalle palle da baseball e da golf.