martedì 23 dicembre 2014

Ancora tapigami

Recentemente i visitatori del museo si sono cimentati un'altra volta nella realizzazione di figure con il nastro adesivo di carta, usando la tecnica del tapigami, a noi molto cara.
Atmosfera rilassata e divertente, risultati interessanti.

un carro armato pacifista, con un fiore nel cannone








lunedì 1 dicembre 2014

Storie in equilibrio

Recentemente abbiamo lavorato ancora una volta con gli insegnanti sulle sculture sospese, i mobiles di calderiana memoria.
Gli insegnanti hanno realizzato tre sculture, ciascuna delle quali rappresenta un'idea.

 Uno strumento di predizione - l'oracolo. Il richiedente gira su se stesso il braccio orizzontale, torcendo l'elastico che lo tiene sospeso: lascia andare il braccio e a seconda di come l'estremo batte sulle piccole campane tubolari, a seconda del suono, ricava la predizione.


Pesante e leggero. Pochi oggetti pesanti sono bilanciati da tanti oggetti leggeri.

Gli elementi degli antichi. Il colore, la forma e la posizione degli oggetti appesi ricordano i quattro elementi (terra, acqua, aria, fuoco) del pensiero degli antichi.

martedì 18 novembre 2014

Automata, l’ingegneria nei giocattoli meccanici (corso di formazione)


Sabato 15 novembre si è svolto uno dei corsi di formazione per insegnanti della scuola primaria e secondaria di I grado sul tema dell’ingegneria organizzato qui da noi.
Tre ore intense e piene di elementi su cui riflettere, ma anche divertenti e con risultati riuscitissimi.
Ecco un po' di foto










Questo è il primo di due corsi di formazione per introdurre l’ingegneria nelle scuole primarie come tema tecnico-scientifico e metodologia di lavoro basata sull’indagine e sulla scoperta.
Il prossimo corso si terrà il 24 novembre 2014, ore 14.30-16.30: L'ingegneria nelle sculture sospese.

Progetto europeo Engineer.
http://www.eie.org/
http://www.engineer-project.eu/

Cardboard Automata dall'Exploratorium
http://www.exploratorium.edu/pie/downloads/Cardboard_Automata.pdf

mercoledì 5 novembre 2014

Macchine da cucire e tecnologie indossabili

Ieri abbiamo provato le macchine da cucire in forza alla nuova Tinkering Zone.
Ci stiamo preparando per il week-end "Wearable-Tech" che si articolerà con un workshop l'8 e un po' di attività il 9 novembre.
Ecco qualche foto...



Gli strumenti sembrano sempre quelli che usavano le nostre mamme...
ma non sempre tutto è identico






ad esempio il filo di questo rocchetto è conduttivo e ci permette di provare i possibili utilizzi di apparecchi elettrici e magari anche elettronici.



Questo è quanto abbiamo prodotto...un piccolo gadget luminoso da portare al polso

Soddisfatti e felici ora ci immaginiamo come sensori ed attuatori potranno abbellire i nostri prossimi indumenti.

martedì 14 ottobre 2014

Piegature in azione

Cercando esempi di materiali attivi o smart ho trovato che Origami could lead to tunable materials : piegare in modo opportuno un foglio dà al materiale proprietà interessanti. Nella pagina c'è un video che mostra esempi di piegature e la parte del leone la fà la piegatura di Miura (Miura fold), o, meglio, la Miura-ori. E contemporaneamente o quasi trovo che un ricercatore della NASA ha realizzato un sistema di piegatura dei pannelli fotovoltaici dei satelliti che sfrutta proprio la piegatura di Miura: Solar power, origami style e La Nasa brevetta pannelli solari ispirati all'arte dell'origami. Del resto Koryo Miura ha introdotto quel tipo di piegatura proprio per risolvere il problema di piegare i pannelli fotovoltaici dei satelliti.

Ecco "come funziona" la piegatura di Miura classica
 

Un paio di tutorial mi hanno insegnato come realizzarla:

Miura fold , how to ,  la ripresa non è un granchè e usa un qualunque foglio (a righe!) ma è molto chiaro



Making the Miura fold , usa un foglio da origami, è chiaro ma non mette in evidenza il parallelismo di alcune pieghe.



Wikipedia poi mi ha dato un po' di notizie di base: Miura fold.

Un video che indica how to create your own folding map or whatever else that has to be folded presenta una variante che usa necessariamente un foglio quadrato.
E la piegatura che avevo visto per prima? Eccola insegnata nel Miura-Ori Origami Tessellation Tutorial (dove ogni tanto l'immagine va fuori fuoco, ma si capisce bene lo stesso).


A questo punto ho cominciato a trovare piegature di Miura ovunque. Anche per piegare una mappa:
The Miura Fold Is How You'd Fold a Map if You Were Awesome.
E non ha a che fare con la piegatura di Miura, ma questo metodo per piegare una mappa mi sembra molto utile: How to Fold a Topographic Map and Other Techniques (nota: dopo che all'inizio mostra come "funziona" la mappa piegata passa un sacco di tempo prima che mostri come piegare la mappa nel modo furbo: quindi guarda i primi 2:30 minuti e poi vai al minuto 8).

Piegature opportune e materiali con memoria permettono di realizzare oggetti che si assemblano da soli:
Self-Assembling Objects - at Home
Watch A Paper Robot Fold Itself Into Existence ...And Walk Away _ The Creators Project

mercoledì 8 ottobre 2014

Un po' di imprecisione dà movimenti interessanti

L'imprecisione a cui si riferisce il titolo è nella realizzazione di una macchina da disegno, di tipo abbastanza tradizionale.
Il modello classico è questo


e una variante è questa


Entrambe fanno disegni regolari, precisi. Ma se la realizzazione è un po' imprecisa, con collegamenti non così stabili, il movimento è meno prevedibile


  

giovedì 2 ottobre 2014

Matematica all'uncinetto

Abbiamo cominciato con la Notte dei ricercatori, venerdì 26 settembre, e continuato il sabato e la domenica successivi. Abbiamo realizzato all'uncinetto piani iperbolici, semplici e doppi, e pseudosfere, colorati, grandi e piccoli. Abbiamo chiacchierato e scambiato informazioni, e consigli. Il lavoro all'uncinetto ci è piaciuto.

Ne avevo parlato in un post precedente e in questi giorni abbiamo proposto l'attività ai visitatori del museo. Abbiamo ricevuto molti aiuti. Laura Soria dell'Associazione Freeform Uncinetto Italia ci ha prestato la barriera corallina realizzata insieme a un centinaio di sue allieve fornendoci così esempi e spunti. Selene e le sue amiche del gruppo delle Ammagliatrici hanno donato turni di presenza volontaria per realizzare le forme e accogliere i visitatori, spiegando come fare e insegnando le basi a chi non ne sapeva niente, così come hanno fatto tante insegnanti dall'animo curioso e giocherellone. Marco, che ha insegnanto per anni matematica, ha raccontato che cosa sono le geometrie non euclidee e che legame ci sia fra di loro e le nostre realizzazioni all'uncinetto.

al lavoro nel chiostro del museo
 immagini prese dalla pagina facebook delle Ammagliatrici

una piccola porzione della barriera corallina di Laura Soria e delle sue allieve

venerdì 5 settembre 2014

Una strana forma per una ruota

Girellando per il web per la preparazione di un lavoro con gli insegnanti sulla matematica ho trovato questo tipo di ruota, che viene indicata come quadrata:


Un video più articolato è il primo nella pagina di presentazione del progetto su Kickstarter: Shark Wheel - the SQUARE skateboarding wheel that shreds! Non capisco se il movimento assomiglia a quello di un serpente, comunque devo ammettere che non ho ben capito come si muova un serpente.
Un articolo dedicato a questa ruota Reinventing the wheel? tende a ridimensionare le affermazioni più a effetto del costruttore (tipo: Ho reinventato la ruota!).

Avevamo già pensato a ruote inusuali nel post E se la ruota non fosse rotonda?. Ecco un esempio di veicolo a ruote quadrate, ben diverso da quello precedente


Le questioni relative a ruote quadrate che si muovono su una superficie a catenarie sono affrontate anche in A Catenary Road and Square WheelsGeneralizing square wheels rolling on inverted catenaries e Regular Polygon Rolling on a Catenary.

Per finire, ecco uno strano trattore con ruote non quadrate quadrate, assomigliano più a cingoli, ma una certa somiglianza c'è


giovedì 28 agosto 2014

Vedere il campo elettrico

Immaginarsi il campo elettrico può essere più o meno facile a seconda di quanto se n'è fatta esperienza.
Lo si è confuso e probabilmente qualcuno lo confonde ancora col campo magnetico...
È quello che si avverte sugli schermi dei televisori, di quei pochi ancora con il tubo catodico.
È quello che si produce attorno ai palloncini quando vengono gonfiati o attorno alle penne quando sono sfregate con un panno.
È lo stesso che fa funzionare lo Swiffer (http://www.meyersix.org/the_secret_life_of_swiffers.htm) e le fotocopiatrici.

Quando Faraday ebbe per primo l'idea di campo la ebbe osservando quello magnetico generato da una calamita, l'idea pare gli sia balenata in mente osservando la disposizione della limatura di ferro in prossimità di un magnete...



vide linee di forza entranti ed uscenti...
e l'idea risultò così potente da poter essere utilizzata anche in altri ambiti: elettricità e gravità.

Tutto ebbe inizio da un'esperienza visiva... e proviamo a vedere anche il campo elettrico allora!!

Servono un generatore di campo e  qualcosa che "senta" il campo:




bacchetta di plastica sfregata e segatura...ci piace, è piuttosto pratico, ma forse se non si è Faraday si fa fatica ad immaginarsi il campo elettrico,



 generatore Van Der Graaf e fili di nylon... un po' meno pratico...bisogna procurarsi un generatore, ma ci piace perché si intuisce che il campo è radiale,





macchina di Wimshurst, olio e semi di lattuga... è quello che ci piace di più, rimane complicato generare il campo elettrico, la macchina di Wimshurst non è sempre presente nelle nostre case, ma l'effetto dei semi nell'olio è straordinario!!
dall'ultima foto si potrebbe intuire addirittura che il campo è nullo all'interno del conduttore!

Per gli amanti dell'elettronica invece segnaliamo un dispositivo che ancora non abbiamo provato, ma che presto testeremo nelle nostre officine...un detector di campo elettrico
http://youtu.be/tl0-_zDOc1E

venerdì 8 agosto 2014

L'avvitatore...o della reversibilità

Qui al museo spesso ci divertiamo a far fare ad alcuni oggetti cose per cui non sono stati fatti...
Per l'i.lab Energia&Ambiente è da un po' che cerchiamo delle dinamo a manovella pratiche e robuste.
Visto che quelle in commercio non sempre ci hanno soddisfatto, abbiamo modificanto le lampade a manovella dell'ikea...


con dei discreti risultati.


Ma visto le sollecitazioni a cui le sottoponiamo...


centinaia di studenti inferociti...l'attacco della manovella che doveva dare energia solo per accendere tre led non ha retto l'accensione di lampadine a incandescenza :(

I risultati discreti non ci bastano e così ci abbiamo riprovato.

Questa volta la modifica è toccata ad un avvitatore elettrico...sempre ikea,




a settembre lo daremo in pasto ai nostri studenti e vedremo quanto reggerà.

Nel frattempo, se qualcuno volesse provarci vista la scarsa calura estiva di quest'anno, vi mostriamo il processo di modifica.

Questo è l'interno dell'oggetto in questione



la sua natura era un'altra... far girare in entrambi i sensi delle viti grazie all'azione di un motorino elettrico...ma mai che una vite potesse far girare il motorino:)

Noi abbiamo liberato il motore dalla batteria e dall'elettronica



e anche del sistema di blocco nascosto a monte del castello di riduzione epicicloidale (tipico nei sistemi che vogliono trasmettere coppie elevate  http://www.kaemart.it/lab-prog-cad/bovisa/cugini/siti/0607/Cogliati-Corti-Giannellini/riduttore.htm http://youtu.be/9m6DJaKuzpA)






Il blocco, composto dai sei cilindretti che abbiamo tolto, rendeva possibile l'utilizzo manuale dell'avvitatore, impedendo il movimento del motore a mano, rendendo impossibile la reversibilità del nostro motore in un generatore.

Infine lo abbiamo dotato di due boccole per connetterlo elettricamente





L'ultima aggiunta è stata la manovella, che al limite può anche essere una chiave a brugola Z n° 6 (l'innesto degli avvitatori di solito è da 1/4" ossia 6,35 mm, ma nonostante la differenza non sembra si produca un gioco troppo elevato)

e siamo pronti!!