martedì 17 luglio 2012

Back spin per pallina antistress

Siamo arrivati alla fine dei campus, soddisfacenti e un po' faticosi. 
Nel ping pong l'istruttore ha dedicato abbastanza tempo agli effetti, il primo dei quali è il backspin: si ottiene "tagliando" la pallina di sotto, e facendola così ruotare nel senso opposto rispetto al suo movimento lineare. Anche l'istruttore di basket aveva messo in evidenza come dare un backspin al pallone quando si tira mirando al tabellone aiuti a far canestro. C'è uno sport in cui il backspin è prepotente: la pétanque, un gioco di bocce francese (qui la voce in italiano su wikipedia e qui la voce moolto più estesa su wikipedia francese, ed ecco un breve pdf con qualche indicazione fisica). 
Un po' all'ultimo momento abbiamo pensato di far provare a giocare alla pétanque per sperimentare bene il backspin ma ci siamo impantanati nella scelta delle bocce. Per la pétanque non serve un campo come per il gioco italiano, e si usano bocce diverse, di metallo e cave. Però non siamo riusciti a trovare bocce poco costose, ce ne servivano almeno una ventina, e abbiamo ripiegato su bocce da spiaggia che si sono rivelate deludenti sull'erba. Alla fine abbiamo scoperto che le palline antistress vanno bene, addirittura sul pavimento. 




Il gioco è lanciare la pallina dentro un cerchio posato per terra in modo che rimanga dentro il cerchio. Per dare il backspin bisogna lanciarla, come nella pétanque, tenendo la mano con il dorso in alto



Il backspin fa in modo che quando la boccia tocca terra diminuisca il suo moto orizzontale: può rallentarlo, annullarlo o può succedere addirittura che la pallina torni indietro. La pallina ha pochissimo rimbalzo, quindi non salta troppo in alto dopo il contatto con il pavimento ed è possibile così eseguire dei lanci con una parabola bella alta. 
Con i ragazzi ha funzionato bene. All'inizio li abbiamo messi a un paio di metri dal cerchio, e dopo che tutti sono riusciti a piazzare la pallina nel cerchio li abbiamo allontanati un po'. Con i più grandi ho potuto accennare che il moto della pallina ha due, componenti, una orizzontale e una verticale, e quale delle componenti è toccata dal backspin e dal rimbalzo. 

martedì 3 luglio 2012

Una rampa da pong shot

Siamo assorbiti dallo svolgimento dei campus su scienza e sport. 
Per parlare di traiettorie (legandoci al basket) ho proposto ai partecipanti, come faccio da un po' di tempo con studenti e insegnanti, di cimentarsi nel pong shot: consiste nel far entrare in un bicchiere una pallina da ping pong, all'inizio facendole fare almeno un rimbalzo su una superficie orizzontale e poi cercando di fare più rimbalzi. Ci sono innumerevoli video di virtuosi del gioco, eccone un esempio

Per capire meglio quel che serve per effettuare un buon tiro abbiamo aggiunto una seconda attività: costruire una rampa che permetta di mandare sempre la pallina nel bicchiere dopo almeno un rimbalzo. E' possibile così identificare le caratteristiche della traiettoria con elementi fisici della rampa, p.es. l'altezza da cui parte la pallina determina la velocità con cui inizia il volo quando si stacca dalla rampa, l'inclinazione determina l'angolo di incidenza del rimbalzo, il punto in cui è posta la fine della rampa contribuisce a determinare insieme agli altri elementi il punto in cui avviene il rimbalzo, ecc.