Durante il periodo pasquale dell'anno scorso abbiamo provato a salvare l'uovo. Mi è tornato in mente in questo periodo, in cui sto pensando ad attività per il rinnovato laboratorio sui materiali: provare quali materiali sono più efficaci nel proteggere dal colpo derivante da una caduta. Possiamo partire dall'esplorazione di caschetti da bici e protezioni da skateboard ed espanderci a protezioni di altro tipo, per esempio gli elementi della suola delle scarpe da running che attutiscono il colpo del tallone sul suolo.
Non è molto conveniente utilizzare in laboratorio le uova, e poi non mi piace lo spreco. Cercando un altro oggetto/materiale ho trovato un finto vetro, il crash glass, usato per esempio per realizzare le vetrate che nei film vengono sfondate dagli attori oppure le bottiglie che, sempre nei film, sono spaccate in testa.
Il materiale di partenza è in granuli biancastri e traslucidi, e va scaldato finchè non diventa fluido
nella prima prova abbiamo usato un fornello elettrico ma ci metteva parecchio tempo
e siamo passati al fornello da campeggio, molto più rapido - nonostante l'aria professionale, Erica sta in effetti giocherellando con il materiale, che dà molte soddisfazioni
Quando è completamente sciolto
lo si versa nello stampo
L'ultimo materiale forma fili e gocce semisolidi (e poi solidi) piuttosto interessanti
Il risultato assomiglia davvero al vetro
anche se non siamo riusciti a eliminare le bollicine di aria.
E' molto fragile, è fatto per questo, e si rompe proprio come il vetro, ma i frammenti non tagliano. Può essere riutilizzato mettendolo di nuovo sul fuoco.
Abbiamo visto che con uno spessore di 1,5 cm la lastrina è abbastanza resistente da non rompersi cadendo da una spanna di altezza, ma si rompe cadendo dall'altezza del tavolo: è quel che volevamo per l'uso in laboratorio. L'attività sarà di proteggere la lastrina dalla caduta dal tavolo.
Ora dobbiamo lavorare sulla velocità e comodità della preparazione delle lastrine. Erica suggerisce di provare a mettere in un fornetto elettrico le forme contenenti la giusta quantità di materiale, così se ne preparano tante in una volta. Proveremo anche il forno a microonde, chissà.
Finestre e bottiglie che vediamo infrangersi nei film senza fare il minimo graffio agli attori sono realizzate in un materiale simile?
RispondiEliminaMi dicono di sì, e in effetti la prima lastrina che abbiamo realizzato, di meno di 1 cm di spessore, era davvero molto fragile e si rompeva con niente. I frammenti sembrano di vetro e hanno bordi netti, ma passandoci sopra il dito non si sente "affilato" e non ci si taglia. Il mio collega Francesco mi ha detto di aver sentito che a volte, o forse "una volta", nei film fanno esplodere una grande vetrata con piccole cariche esplosive un istante prima che lo stuntman la attraversi ma non abbiamo indagato se fanno ancora così.
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