Durante l'open day del museo, il 24 settembre, abbiamo proposto anche un laboratorio intitolato "Elettricità fai da te", che si basa su una attività che abbiamo svolto in alcune classi presso le rispettive scuole, come completamento di un corso per insegnanti, arricchita dalle idee di una delle attività dell'Exploratorium di San Francisco: The Tinkering Studio
Nell'attività che svolgiamo nelle classi usiamo dei generatori elettrici manuali: sono delle torce elettriche che si possono caricare con una dinamo azionata da una manovella. Sono interessanti perchè hanno una presa per la carica dei cellulari, ed è una presa USB, quindi uno standard diffusissimo.
La presa USB ha quattro fili: i due più esterni servono per l'alimentazione elettrica (sono uno rosso (alla polarità positiva) e uno nero (polarità negativa, secondo le regole standard)) mentre i due più interni sono per la trasmissione dei dati. Ci sono molti accessori, alcuni decisamente demenziali, da attaccare alla presa USB di un computer: dal ventilatore alla luce. Il computer fornisce 5V: quando gli attacchiamo uno degli accessori lo usiamo semplicemente come una grossa batteria ricaricabile.
Noi distribuiamo le torce/generatori, una presa multipla USB che viene collegata al generatore e quattro dispositivi che funzionano a corrente, scelti fra gli accessori per computer con spina USB: due luci a LED, un ventilatore, un aspirapolvere (dovrebbe servire a pulire la tastiera, mah...). Invitiamo i partecipanti a inserire gli apparati uno per volta nella presa multipla mentre una persona sta girando la manovella del generatore: chi gira la manovella sente chiaramente che man mano che si aggiungono utilizzatori bisogna girare con forza maggiore, e che alcuni utilizzatoti richiedono più forza degli altri (i motori sono più faticosi delle luci).
In "Elettricità fai da te" abbiamo allargato il campo di esplorazione, chiedendo di collegare fra loro un generatore (mettevamo a disposizione anche batterie piatte da 4,5V) e utilizzatori vari, in modo che funzionassero. Abbiamo aggiunto agli accessori per computer alcuni motorini elettrici recuperati da giochi, LED (ricordate: il filo più lungo va al +), cicalini, lampadine, lucine da albero di Natale. Per i collegamenti c'erano cavetti con morsetti a coccodrillo, cavetti con spina USB da una parte e morsetti a coccodrillo dall'altra, cavetti USB di prolunga, cavo elettrico. Volendo esagerare, c'erano anche interruttori telegrafici e da impianto elettrico casalingo o quasi (tutto il lavoro di preparazione dei cavetti e delle lucine di Natale, con centinaia di saldature, è stato generosamente affidato a Francesco, che ha anche recuperato motorini ecc, e ha condotto per ore l'attività).
Il tutto funziona e interessa i visitatori, quindi ci dobbiamo lavorare per renderlo una attività standard del museo: in particolare dobbiamo semplificare i cavetti di collegamento e preparare qualche supporto comodo per gli utilizzatori.
Francesco progetta e realizza qualunque cosa gli si chieda. Serve un braccio che massaggi automaticamente la testa? che problema c'è - serve un letto che ti costringa ad alzarti dopo il suono della sveglia? eccolo qui
Francesco ha realizzato dispositivi che si infilano nella presa USB del computer usando sia una basetta per i circuiti elettronici sia, molto più interessante, un pezzetto di polionda (il polionda è un foglio di plastica con due superfici unite fra loro da una serie di canali, e appare simile ai cartoni per pizza, che hanno l'ondulato fra le superfici)
alle insegnanti di scuola primaria segnalo il ricco blog di Cristina Sperlari "il piccolo Friedrich"
Caro Enrico, questa cosa del blog sta diventando quasi seria... No, non � un commento negativo, anzi!
RispondiEliminaBella idea quella delle torce usb, semplificano il collegamento. Anche se poi c'� sempre il rischio di non vedere bene il circuito in quanto il cavo potrebbe sembrare "un filo" e non una coppia di fili. Non � per� ben chiaro quello che � un potenziale punto debole o di forza: come e quanto l'attivit� � guidata degli animatori, se ce ne sono?
Poi: si usano anche batterie o solo generatori a manovella?
Ciao.
nell'open day c'erano a disposizione anche le batterie
RispondiEliminal'animatore da solo una consegna iniziale "mettete insieme almeno un generatore e un utilizzatore in modo che questo funzioni" poi si ritira e si mette a disposizione, intervenendo solo su richiesta e non dando soluzioni ma facendo notare quello che pu� aiutare a realizzare quello che il visitatore vuole realizzare - in genere i visitatori cercano di far funzionare pi� utilizzatori insieme (una lampadina e il cicalino, p.es.)
riguardo agli spinotti USB, anche francesco ranucci ha espresso il tuo stesso dubbio: abbiamo deciso di preparare alcuni spinotti "nudi", cio� senza la plastica di copertura, con i contatti ben visibili: saldiamo i due fili e poi, per protezione, copriamo tutto con una colata di colla a caldo, che � trasparente
i cavetti con spinottto USB da una parte e dall'altra i due fili separati, ciascuno con un morsetto a coccodrillo aiutano comunque a evitare troppa confusione
Ok. Dopo la fase esplorativa di pasticciamento si potrebbe anche inventarsi qualche consegna pi� specifica. Che ne so, il fare funzionare qualcosa di particolare che o � lontano dal generatore, o ne richiede un paio per funzionare o cose del genere, in modo che i visitatori debbano ragionare sul tipo di strategia utilizzare per raggiungere lo scopo. Boh, potrebbe essere divertente.
RispondiEliminaInoltre, visto che Francesco accidenti a lui sa fare tutto, perch� non costruire un sistema a cascata del tipo generatore, motore elettrico che muove un altro generatore che muove un altro motore... per vedere che cosa succede, quanti passaggi ci vogliono (uno?) affinch� non funzioni pi� nulla.
l'idea della consegna ulteriore mi piace, tra l'altro potrebbe essere quella che chi gi� sa maneggiare un po' i circuiti affronter� per prima - all'open day avevamo tempi ristretti e un grande ricambio quindi ci siamo fermati al pasticciamento - avevamo messo a disposizione dei visitatori anche materiale "da costruzione" tipo cartoncino, elastici, cannucce, ecc per realizzare un qualche oggetto: per colpa del tempo troppo limitato quasi nessuno si � cimentato, per� qualcuno s� (p.es. qualcuno ha realizzato una torta con le candeline elettriche)
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