martedì 3 gennaio 2012

Il cucchiaino nella bottiglia, il ricordo di una impressione e la rassicurazione dell'agire

Pranzetto di Natale con i parenti. Un ottimo brut con gli antipasti. Non finiamo la bottiglia e alla fine del pasto inizia la ricerca di un tappo per chiuderla. Trovo il tappo e nello stesso istante mio cognato dice che è molto più semplice infilare un cucchiaino di metallo nel collo della bottiglia, che questo impedisce la perdita della "frizzantezza". 

Qualche tempo fa questo sistema era diventato di moda, e anch'io l'ho usato, ma poi alcune persone anzichè domandarsi perchè funzionasse si sono domandate se funzionasse: del resto, prima di cercare di spiegare un fenomeno bisogna essere sicuri che il fenomeno esista. La sperimentazione ha dimostrato che il cucchiaino non serve a niente: lo spumante contenuto in una bottiglia aperta e quello (stessa quantità) contenuto in una bottiglia con il cucchiaino nel collo perdono frizzantezza allo stesso modo. Una esposizione della esperienza è in un post del blog di Dario Bressanini:  Miti culinari 4: il cucchiaino nella bottiglia

L'ho detto, così, di striscio, mentre tappavo la bottiglia di brut del pranzo di Natale, ma mio cognato ha iniziato una discussione sul fatto che lui aveva provato di persona che il vino si manteneva frizzante anche il giorno dopo mettendo il cucchiaino, e si ricordava che invece svaporava nella bottiglia aperta. Non aveva mai confrontato le due cose ma si ricordava che aveva avuto quell'impressione. "Ma era rimasta la stessa quantità di vino? la bottiglia era rimasta fuori da frigorifero per lo stesso tempo?" chissà, quello non era chiaro. Credo sia difficile ricordare una impressione di settimane prima. Perfino quando ci sono testimoni oculari di un reato bisogna fare attenzione: date un'occhiata al libro di Giuliana Mazzoni, Si può credere a un testimone?, Il Mulino. 

Come fa notare Bressanini, spesso manca il controllo: metto in frigorifero la bottiglia con il cucchiaino e il giorno dopo trovo che il vino è ancora frizzante, quindi l'accorgimento funziona. Ma non ho contemporaneamente una bottiglia identica aperta da poter confrontare. E questo è uno dei possibili motivi dell'accanimento di mio cognato. 
Ma mi sono accorto di un'altra cosa. Continuava a dirmi che mettere il cucchiaino nel collo della bottiglia è una cosa semplice, che non richiede perdite di tempo o oggetti difficili da trovare. Gli ribattevo che ancor più semplice è non mettere niente, visto che il risultato non cambia, ma lui insisteva che visto che è così semplice perchè non infilare il cucchiaino? Mi è sembrato che provasse una certa rassicurazione nel fare qualcosa piuttosto che non fare niente. Come se l'agire lo tranquillizzasse. Non ho gli strumenti per andare più in là con l'interpretazione, comunque mi è sembrato interessante e mi ha ricordato che qualcuno (chi?) ha detto riguardo al raffreddore che se lo si cura passa in sette giorni, mentre se non lo si cura ci mette una settimana.

5 commenti:

  1. Allora, racconto la mia esperienza. Durante il mio lab "fisica del quotidiano" in universit� (mi-bicocca) le studentesse mi hanno proprio chiesto perch� funzionasse il metodo del cucchiaino. Quando io ho rilanciato chiedendo: "Ma siamo sicuri che funziona"? allora questo � stato un buonissimo pretesto per parlare di come si potesse progettare un esperimento, che alla fine � stato il seguente:
    - Abbiamo usato coca cola e non champagne...
    - 4 bottiglie di cui una tenuta chiusa, una svuotata un po' e ritappata con il tappo, una svuotata un po' e poi cucchiaino e l'ultima svuotata un po' e lasciata aperta.
    - dopo circa 3 giorni abbiamo effettuato il test: ho mandato fuori 4 studentesse, abbiamo approntati i 4 bicchieri delle bevande da assaggiare. In una postazione abbiamo messo in tutti e i bicchieri soltanto coca da una delle bottiglie.

    Il risultato � stato che � sempre meglio mettere il tappo e che la bottiglia aperta e con il cucchiaino erano praticamente indistinguibili. La studentessa con i 4 bicchieri uguali ha comunque rilavato differenze di frizzantezza, probabilmente perch� se li aspettava...!

    Poi mi hanno obiettato: ma noi avevamo detto che funzionava con lo champagne e non con la coca...

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  2. Spiego meglio: i bicchieri erano in realt� 16, 4 per ognuna delle persone che assaggiava.

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  3. certo, usare la coca cola e non lo champagne! il fenomeno sar� pure lo stesso ma il tuo stato alla fine degli assaggi � diverso ...

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  4. certamente. Poi c'� anche qualcuno che coca e champagne li mischierebbe... Ma meglio non parlarne qua, no?

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  5. beh, � tutto per la scienza, no? � uno sporco lavoro ma qualcuno deve farlo! perch� non io?

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