Ho proposto di lavorare con aeroplanini di carta i cosiddetti aerogami. Gli aeroplanini di carta piacciono a tutti, sia costruirli che lanciarli, e danno la possibilità di fare molte considerazioni sulle cose che influiscono nel volo come ad esempio il peso, la simmetria, le proporzioni, l'angolazione della ali, il tipo di lancio, eccetera eccetera. Sembra che fin dagli anni '30 del 900, gli ingegneri aeronautici abbiano usato aeroplanini di carta come prova, così da poter scoprire nuove idee per far volare gli aerei veri!
Così è nata "Officina del Volo", uno spazio dove costruire, lanciare, controllare e mettere a punto il proprio oggetto volante.
Insieme a me ha lavorato Michela, preziosissima per i suoi consigli, la sua precisione, le sue considerazioni da laureata in fisica quale io non sono e la sua esperienza in quasi tutti i laboratori del museo e con pubblici di ogni età.
Questa attività si è svolta all'interno del padiglione aereo-navale dove c'è uno spazio abbastanza grande ( 15 x 11 metri) per sistemare tavoli dove costruire e un'area di lancio dove provare il proprio modellino.
All'interno dell'officina siamo riuscite a ospitare 25 ( max 30 persone ) contemporaneamente; l'attività è stata a ciclo continuo, ciò significa che l'officina era sempre aperta (tranne per la pausa pranzo) e che i visitatori una volta entrati potevano decidere liberamente quanto rimanere.
Ad ogni gruppo che entrava presentavamo lo spazio e chiedevamo di sedersi ai tavoli per provare a costruire liberamente con i materiali a disposizione un aeroplanino.
Una volta costruito avevano inizio le prove di volo...e qui entravamo in scena io e Michela che con pochi consigli guidavamo le persone all'osservazione e alla messa a punto del proprio aeroplanino perché riuscisse a volare senza avvitarsi, senza schiantarsi a terra dopo pochi metri e riuscisse a cambiare direzione o a compiere altre evoluzioni in aria.
In questa foto si vedono i materiali a disposizione: fogli A4, forbici, colla, scotch,pinzatrici, matite, pennarelli, piumette, bottoni, stecchette di legno, cannucce, carta crespa e blocchetti di alluminio per aiutarsi a realizzare le pieghe più difficili.Ci siamo ben presto accorte che è necessario fare una selezione del materiale molto più accurata.
E' stato sorprendente vedere come una richiesta all'apparenza semplice e banale ( io pensavo che un aereo di carta lo sapessero fare tutti ) abbia messo in difficoltà tante persone. Per andare in aiuto di questi visitatori, abbiamo aggiunto ai materiali sui tavoli alcuni modelli molto semplici fatti da noi, che potevano essere copiati, studiati nelle pieghe e poi rifatti e volendo decorati ed, altri modelli che suscitassero curiosità.
Superati i primi indugi, arresi al fatto che nessuno avrebbe insegnato loro a realizzare aerei di carta, i visitatori si sono messi in gioco riuscendo quasi tutti a realizzare qualcosa in grado di volare.
Ecco alcuni esempi:
aerei di famiglia 3 in 1
con la coda
il preferito dai 25 ai 45 anni la colomba
il semplice
il preciso
cilindro col tutù felice svolazzante
con alettoni e stabilizzatori per il controllo di volo
La fase di lancio è stata quella che ci ha coinvolto di più nella
relazione coi visitatori ed è stata anche quella più divertente per me;
quasi tutti gli aeroplanini al primo lancio si son schiantati a terra,
tutti hanno dovuto fare delle modifiche e ogni modellino aveva i suoi
problemi specifici legati sia alla forma che al modo di lanciare.
Non siamo riuscite a fare dei video, la per la prossima volta vorrei tentare.
Abbiamo potuto notare che ci sono delle cose che ricorrono: tutti tendono a lanciare con troppa forza l'aeroplanino, le ali vengoni quasi sempre realizzate troppo piccole, non si dà molta importanza al bilanciamento dei pesi ( anche il peso dei punti metallici della pinzatrice influiscono sul volo ), gli adulti si divertono più dei bambini.
molti dettagli sono da risistemare ma l'Officina del Volo riaprirà al più presto. vi farò sapere come evolve.
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